
EUROFLASH - LUGLIO 2014 NOTIZIE
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Principali notizie di ricerca e sviluppo tecnologico dall'Unione Europea
Il Montenegro aderisce a COSME, il programma di finanziamento dell'Unione europea per le piccole e medie imprese
Il Montenegro è il primo paese candidato ad aderire al programma COSME, in base al quale la Commissione europea promuove l'imprenditorialità e la cultura imprenditoriale, migliora l'accesso ai finanziamenti per le PMI e accesso ai mercati dell'UE, aumenta la competitività delle imprese, in particolare piccole e medie imprese (PMI). Il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani e il signor Vladimir Kavari, Ministro dell'Economia del Montenegro, hanno firmato un accordo per formalizzare l'ingresso del Montenegro nel Programma.
La prosecuzione della partecipazione del Montenegro nella rete Enterprise Europe Network (finanziata nell'ambito COSME) con i 28 Stati membri dell'Unione europea è positiva per il Montenegro in quanto consente al paese di continuare a trarre il massimo vantaggio dalle migliori pratiche in materia di imprenditorialità, politica delle PMI, la competitività e l'innovazione nel UE.
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-737_en.htm
Sei paesi dei Balcani occidentali aderiscono ad Horizon 2020
Sei paesi dei Balcani occidentali hanno firmato martedì l'accordo di associazione ad Horizon 2020, il programma europeo di ricerca e innovazione.
I paesi sono: Albania, Bosnia-Erzegovina, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Montenegro, Serbia, e la Repubblica di Moldavia.
I sei paesi, che hanno collaborato alla ricerca e all'innovazione con l'Unione europea attraverso il Settimo programma quadro (7° PQ), hanno firmato gli accordi di associazione a Bruxelles insieme a Robert-Jan Smits, direttore generale della Ricerca e dell'innovazione della Commissione europea.
Gli accordi di associazione, che si applicheranno retroattivamente a partire dal 1° gennaio 2014, consentiranno agli organismi di ricerca e innovazione dei sei paesi di sfruttare le opportunità di finanziamento offerte nell'ambito di Horizon 2020.
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-746_en.htm
Al via il semestre di presidenza italiana del Consiglio UE
Il 1° luglio è partito il semestre europeo di presidenza italiana durante il quale il nostro Paese presiederà il Consiglio dell'Unione Europea (UE), l’organismo che riunisce i governi degli stati membri. L’Italia, che succede così alla Grecia, eserciterà il ruolo fino al 31 dicembre prossimo.
La presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, affidata a rotazione ai singoli stati membri, rappresenta un’occasione importante per il nostro Paese di incidere sulle priorità delle azioni da affrontare. Per l’intera durata dell’incarico, la presidenza infatti dirige le riunioni, propone orientamenti e attua le mediazioni necessarie all’adozione di decisioni da parte del Consiglio.
Le priorità del Consiglio per i prossimi mesi sono delineate a grandi linee nel Programma elaborato congiuntamente dalle presidenza italiana e dalle due successive – rispettivamente quella lettone e quella lussemburghese. In tema di ricerca scientifica, le azioni saranno volte a promuovere i legami tra ricerca, innovazione e crescita in termini di competitività e occupazione, mediante misure volte a stimolare gli investimenti in questi settori. Obiettivo strategico è il rafforzamento dello Spazio Europeo della Ricerca, considerato fondamentale per garantire la libera circolazione dei ricercatori e delle conoscenze scientifiche. Particolare attenzione sarà riservata all’uso efficiente dei Fondi strutturali e d'investimento europei e all'integrazione delle infrastrutture di ricerca. Tra le priorità ci sono inoltre il sostegno all’emancipazione dei giovani ricercatori mediante la costruzione di percorsi professionali interessanti e la promozione delle competenze gestionali e imprenditoriali di chi fa ricerca.
L’ambasciatore del semestre di presidenza italiana è l’astronauta Luca Parmitano, di recente ritornato dalla missione spaziale Volare, che lo ha visto impegnato in un’intensa attività scientifica a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Esempio dell’eccellenza italiana nel mondo anche nel settore della ricerca scientifica, Parmitano rappresenta i valori positivi dell'europeismo che la Presidenza Italiana del Consiglio dell'Unione Europea intende promuovere durante il Semestre.
155 piccole imprese riceveranno finanziamenti nella prima tornata di sovvenzioni nell'ambito dello strumento dell'UE per le PMI
Lo scorso 24 luglio la Commissione europea ha annunciato i primi risultati del nuovo strumento per le PMI di 3 miliardi di EUR, avviato nel quadro di Orizzonte 2020 per aiutare le piccole imprese innovative a portare sul mercato le idee sviluppate in laboratorio. In totale 155 PMI appartenenti a 21 paesi (Stati membri dell'UE o paesi associati a Orizzonte 2020) riceveranno ciascuna 50 000 EUR per finanziare studi di fattibilità volti a sviluppare la loro strategia innovativa. Inoltre, le PMI possono fruire di una formazione imprenditoriale specifica che può durare fino a tre giorni.
Nella prima tornata le PMI spagnole hanno ottenuto i migliori risultati, con 39 proposte selezionate, seguite da vicino dalle PMI del Regno Unito e dell'Italia. Le domande per le prime sovvenzioni sono state 2 666 in totale. Le imprese selezionate saranno ufficialmente informate in agosto dall'Agenzia esecutiva per le PMI (EASME) che gestisce il programma.
Máire Geoghegan-Quinn, Commissaria europea per la Ricerca, l'innovazione e la scienza, ha dichiarato: "La risposta che il nuovo strumento per le PMI ha ottenuto è incoraggiante. La domanda per questo genere di sostegno è patente. Auspichiamo che molti dei progetti d'impresa che finanziamo maturino fino a diventare veri e propri prodotti e servizi che porteranno crescita e occupazione alle nostre economie. I campioni dell'innovazione devono crescere".
Lo strumento per le PMI è un elemento essenziale del finanziamento a disposizione delle piccole imprese nel quadro di Horizon 2020: con un bilancio intorno ai 3 miliardi di EUR su sette anni, offre sovvenzioni rapide e semplici per studi di fattibilità nell'ambito dell'innovazione d'impresa (fase 1) e per progetti dimostrativi (fase 2). Le idee mature per la fase di investimento possono inoltre fruire di consulenza in materia di sviluppo imprenditoriale e di altri servizi di sostegno (fase 3).
Tramite lo strumento per le PMI l'Unione europea intende finanziare le più innovative tra le piccole imprese, quelle che presentano un forte potenziale di crescita. La procedura di presentazione della domanda è semplice, ma solo i progetti migliori possono sperare in una possibilità di finanziamento. I temi ammissibili sono indicati nel programma di lavoro di Orizzonte 2020 sull'"Innovazione nelle PMI".
Le domande possono essere presentate in qualunque momento ma sono valutate quattro volte l'anno. I risultati riguardano le domande pervenute entro la prima scadenza (18 giugno 2014) per le sovvenzioni della fase 1. Le prossime scadenze per la valutazione sono il 24 settembre 2014 per la fase 1 e il 9 ottobre per la fase 2. Nel 2014 dovrebbero ricevere finanziamenti circa 645 progetti che nel 2015 aumenteranno a 670.
Per maggiori informazioni:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-876_it.htm
La Commissione annuncia un contributo di 100 milioni di euro per la "Corsia veloce per l'innovazione" e cinque premi all'innovazione
Lo scorso 22 luglio la Commissione europea ha presentato una nuova azione pilota dal titolo “Fast Track to Innovation” (Corsia veloce per l'innovazione - CVI) con una dotazione di 100 milioni di EUR e ha annunciato cinque premi all'innovazione nell'ambito di Horizon 2020. La CVI ha lo scopo di sostenere l'economia europea offrendo alle imprese e alle organizzazioni innovative sovvenzioni che permettano loro di portare fino alla fase della commercializzazione le idee migliori. I premi offrono un compenso per le innovazioni tecnologiche di elevato interesse per la società L'annuncio conferma inoltre i dettagli degli inviti a presentare proposte per il 2015, annunciati per la prima volta nel dicembre scorso, e definisce il calendario per la presentazione delle proposte (MEMO/14/492).
Máire Geoghegan-Quinn, Commissaria europea per la ricerca, l'innovazione e la scienza, ha dichiarato: "I primi inviti a presentare proposte nel quadro di Orizzonte 2020 hanno avuto un enorme successo, con oltre 17 000 proposte già pervenute. Sono favorevolmente colpita dall'evidente aumento dell'interesse dell'industria, in particolare delle piccole imprese. Oggi stiamo dando il via alla presentazione di proposte per il 2015 e sono fiduciosa che saranno numerosissime. La corsia veloce per l'innovazione e i nuovi premi offriranno ancora più opportunità per la partecipazione degli innovatori di tutta Europa.Queste misure contribuiscono ad aumentare la competitività dell'Europa e a creare crescita e occupazione".
Le domande per la "corsia veloce per l'innovazione" potranno essere presentate a partire dal gennaio 2015. Saranno finanziati i piccoli consorzi composti da 3-5 organizzazioni con una forte partecipazione delle imprese per consentire alle idee più promettenti di completare il processo per accedere al mercato. La CVI è aperta alle idee di tutti i settori tecnologici o applicativi e a tutti i soggetti giuridici stabiliti nell'Unione Europea o in un paese associato a Horizon 2020.
I concorsi per i cinque premi all'innovazione cominceranno fra la fine del 2014 e l'inizio del 2015. I premi, del valore di 6 milioni di euro nel 2015, coprono tre differenti aree tematiche di ricerca: salute (premio per la riduzione dell'uso degli antibiotici, premio per lo scanner degli alimenti), ambiente (premio per la riduzione dell'inquinamento atmosferico) e TIC (condivisione collaborativa dello spettro, premio per la trasmissione ottica).
Per maggiori informazioni:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-849_it.htm
JTI ECSEL: nuovo partenariato pubblico-privato nel settore dell’elettronica
Il 1 luglio scorso la Commissione Europea ha lanciato ECSEL (Electronic Components & Systems for European Leadership), un partenariato pubblico-privato del valore di 5 miliardi di euro al fine di sostenere e rilanciare la capacità europea di produzione e progettazione nel settore dell'elettronica.
Questa iniziativa, che annovera tra i principali Paesi partner l'Italia, è il centro della “Strategia europea per l'elettronica” che mira a mobilitare 100 miliardi di euro in investimenti privati e creare più di 250.000 posti di lavoro in Europa entro il 2020. Per l'attuazione concreta e immediata della strategia, la Commissione europea ha ricevuto le raccomandazioni finali dell'Electronics Leaders Group (ELG) formato dagli amministratori delegati delle più grandi aziende di elettronica in Europa.
Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea e commissario alla Digital Agenda ha dichiarato: "Dobbiamo unire i nostri sforzi se vogliamo ritornare ad avere una posizione da leader nel settore. Sono felice che questa partnership sia ora attiva, perché evidenzia che quando è necessario agire tempestivamente l’Unione europea e gli Stati membri possono lavorare insieme. Il regolamento, difatti, è stato approvato in meno di un anno!".
ECSEL, che sostituisce i precedenti programmi di nanolettronica e sistemi integrati Eniac e Artemis, avrà una durata di dieci anni ed aiuterà il lancio di nuovi progetti pilota sfruttando il lavoro e le risorse già investite. Questi progetti riuniranno produttori europei, aziende tecnologiche, progettisti di chip, sviluppatori di software, ricercatori e università nelle prime fasi di sviluppo dei prodotti e servizi, avvicinando così la ricerca al mercato.
L’Unione europea apporterà il suo contributo finanziario a ECSEL JTI (l’lniziativa tecnologica congiunta per lo sviluppo del partenariato) nell'ambito del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020. Ventisei Paesi membri e Stati associati hanno dichiarato di voler spendere una somma pari a 1,17 miliardi di euro mentre i partner privati contribuiranno con più di 2,34 miliardi di euro.
Il primo invito a presentare proposte metterà a disposizione un contributo di 270 milioni di euro. Oltre ai progetti pilota, il bando riguarderà gli sviluppi tecnologici dei chip elettronici e la loro integrazione in aree applicative per il trasporto efficiente, il miglioramento della privacy dei cittadini e la generazione di energia sostenibile.
Per maggiori informazioni:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-751_fr.htm
Varo dei Partenariati Pubblico - Privati
I nuovi sette partenariati pubblico-privato rappresentano un investimento complessivo di 19,5 miliardi di euro in ricerca e innovazione per i prossimi sette anni. Il contributo dell’UE, pari a 7,3 miliardi di euro, permetterà di liberare investimenti per 12,2 miliardi di euro provenienti dal settore privato e dagli Stati membri. Insieme ad altri quattro partenariati pubblico-pubblico con gli Stati membri, essi formano il pacchetto investimenti per l’innovazione, che rappresenta investimenti per oltre 22 miliardi di euro nel futuro dell’Europa.
I partenariati operano in settori chiave:
1. Medicinali innovativi 2 (IMI2):finalizzato allo sviluppo di vaccini, medicinali e terapie di nuova generazione, tra cui nuovi antibiotici (sito internet e scheda informativa);
2. Celle a combustibile e idrogeno 2 (FCH2):finalizzato ad accelerare l’introduzione sul mercato di tecnologie pulite ed efficienti nei settori dell’energia e dei trasporti (sito internet e scheda informativa);
3. Clean Sky 2 (CS2): finalizzato alla progettazione di aeromobili meno inquinanti e più silenziosi, con emissioni di CO2 notevolmente ridotte (sito internet e scheda informativa);
4. Bioindustrie (BBI): finalizzato all’uso di risorse naturali rinnovabili e di tecnologie innovative per ottenere prodotti di consumo più ecologici (sito internet e scheda informativa);
5. Componenti e sistemi elettronici per le leadership europea (ECSEL): finalizzato alla promozione delle capacità di produzione dell’Europa in campo elettronico (sito internet e scheda informativa)
6. Shift2Rail: finalizzato a migliorare le infrastrutture e i servizi ferroviari, riducendo nettamente i costi e potenziando la capacità, l’affidabilità e la puntualità (sito internet e scheda informativa);
7. SESAR 2020:finalizzato allo sviluppo di un sistema europeo di nuova generazione per la gestione del traffico aereo che migliorerà le prestazioni del trasporto aereo (sito internet e scheda informativa).
I bandi di gara lanciati da tali partenariati saranno aperti alla partecipazione delle imprese, delle PMI, delle università, delle organizzazioni di ricerca e di altri soggetti.
La selezione dei progetti migliori da finanziare avverrà attraverso una valutazione “inter pares”
http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/support/about.html
Piano d'azione verde per le PMI: trasformare le sfide ambientali in opportunità di business
La Commissione Europea ha adottato una comunicazione dal titolo "Piano d'azione verde per le PMI: aiutare le PMI a trasformare le sfide ambientali in opportunità di business". Il piano d'azione illustra una serie di iniziative, proposte a livello europeo e orientate alle PMI, volte ad aiutare queste ultime a sfruttare le opportunità offerte dal passaggio a un’economia verde, rendendo più efficiente la gestione delle risorse da parte delle PMI europee, promuovendo l'imprenditorialità verde, sfruttando le opportunità offerte da catene del valore più verdi e facilitando l'accesso al mercato delle PMI verdi.
Ulteriori informazioni http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-766_it.htm
La Commissione presenta azioni intese a migliorare la tutela e il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale
La Commissione europea ha adottato due comunicazioni: una relativa ad un piano d'azione inteso a far fronte alle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale nell'UE e una relativa ad una strategia per la tutela e il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale nei paesi terzi. Il piano d'azione definisce una serie di azioni volte a far sì che la politica dell'UE in materia di rispetto dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) si concentri sulle violazioni su scala commerciale (il cosiddetto approccio "follow the money"). La strategia, che definisce un approccio internazionale, esamina i recenti cambiamenti e illustra le possibili modalità per migliorare gli strumenti di cui la Commissione attualmente dispone per promuovere norme più rigorose in materia di DPI nei paesi terzi e per arrestare il commercio di prodotti che violano i DPI.
Ulteriori informazioni http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-760_it.htm
La tutela della Proprietà intellettuale nelle Biotecnologie
Con il termine “biotecnologia” ci si riferisce all’integrazione delle scienze naturali, di organismi, cellule o loro parti nei processi industriali per la produzione di beni e servizi. La biotecnologia è un ramo della scienza in cui la tecnologia avanza rapidamente al contrario dei rientri sugli investimenti che sono alquanto lenti. Al fine di poter agevolare il ritorno di tali investimenti è importante definire un piano di tutela della proprietà intellettuale. Per questo motivo è importante che gli istituti di ricerca pubblici e le imprese coinvolte in questo settore proteggano la tecnologia generata con diritti di proprietà intellettuale, fissando in questo modo le basi per un ritorno sugli investimenti in ricerca e sviluppo, mediante la concessione di diritti di monopolio per un determinato periodo ai loro proprietari. A questo proposito l’IPR Helpdesk ha pubblicato nel mese di giugno un Fact Sheet dal titolo “Intellectual Property in Biotechnology” con lo scopo di dare una visione generale sugli aspetti di proprietà intellettuale per questa particolare tematica. Il documento fornisce una panoramica generale dei settori di intervento delle biotecnologie analizzando in particolare le differenti forme di proprietà intellettuale più rilevanti per la
tematica con un focus particolare in materia di brevetti. La scheda descrive anche l’importanza della protezione della proprietà intellettuale nell’intero ciclo innovativo. La versione integrale del Fact Sheet “Intellectual Property in Biotechnology” realizzato dall’IPR Helpdesk è disponibile al seguente link: http://www.iprhelpdesk.eu/sites/default/files/newsdocuments/IP_in_Biotechnology.pdf
L'Unione Europea facilita l'accesso ai dati sull'osservazione della terra a fini commerciali
Le imprese e i centri di ricerca potranno beneficiare tra breve, a fini commerciali, di un accesso più affidabile ai dati sull'osservazione della terra ottenuti via satellite, grazie ad una proposta di direttiva presentata lo scorso 17 giugno dalla Commissione europea a Bruxelles.
L'obiettivo di tale proposta è facilitare l'accesso ai dati satellitari ad alta risoluzione HRSD (High Resolution Earth Observation Satellite Data) sull'osservazione della terra che, insieme alle applicazioni basate su tali dati, costituiscono uno strumento indispensabile per il monitoraggio dell'ambiente, l'urbanistica, l'agricoltura, la gestione delle risorse naturali nonché la gestione delle catastrofi e delle emergenze. Oggi tali dati e applicazioni rivestono importanza anche a fini di sicurezza e di difesa.
Le norme che disciplinano l'uso a fini commerciali dei HRSD differiscono tuttavia da uno Stato membro dell'Unione Europea all'altro. Tale situazione frena l'espansione del mercato in quanto impedisce agli operatori dei settori correlati, tra cui rivenditori di dati, società di elaborazione dati, fornitori di servizi che creano valore e sviluppatori di programmi informatici, di accedere a dati essenziali.
Questa proposta mira a migliorare le condizioni commerciali di tali imprese in Europa e ad armonizzare in parte le norme che definiscono i HRSD, nonché le norme di trasparenza e le norme applicabili a tale settore nell'UE.
La direttiva sulla diffusione, a fini commerciali, dei dati sull'osservazione della terra ottenuti via satellite mira a facilitare la divulgazione dei dati satellitari in Europa e a consentire un accesso più affidabile ai HRSD, tutelando al tempo stesso gli interessi legati alla sicurezza. Per conseguire tali obiettivi essa introduce una definizione comune di HRSD, norme comuni in materia di trasparenza, prevedibilità, certezza giuridica e trattamento equo e norme comuni sull'efficienza e sull'attuazione favorevole alle imprese, in particolare per quanto riguarda le procedure utilizzate dagli Stati membri per disciplinare la diffusione di HRSD.
La proposta di direttiva è attualmente all'esame del Consiglio dei ministri dell'UE e del Parlamento europeo. In caso di esito positivo gli Stati membri dovranno adattare le rispettive disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla direttiva entro la fine del 2017.
Per maggiori informazioni:
http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-688_it.htm
COSME: la Commissione europea e il Fondo europeo per gli investimenti firmano un accordo che incrementerà le opportunità di finanziamento per le PMI
In Europa le piccole e medie imprese (PMI) avranno accesso fra breve a un importo fino a 25 miliardi di euro di finanziamenti addizionali a seguito di un accordo firmato oggi tra la Commissione europea e il Fondo europeo per gli investimenti (FEI). Sarà il neo designato Commissario per l'Industria e l'imprenditoria, Ferdinando Nelli Feroci, ad ospitare la cerimonia della firma dell'accordo.
Grazie agli 1,3 miliardi di euro stanziati nel bilancio di COSME per il finanziamento alle PMI, sarà possibile mobilitare fino a 25 miliardi di euro grazie agli effetti di leva provenienti dagli intermediari finanziari nell'arco dei prossimi sette anni. L'accordo prepara la via a finanziamenti di capitale e di debito per le PMI nell'ambito del programma UE per la competitività delle imprese e delle PMI (COSME) entro la fine del 2014. A seguito della firma dell'accordo, il FEI indirà un invito aperto a espressione d'interesse cui potranno partecipare le istituzioni finanziarie ammissibili (banche, organismi di garanzia, fondi, ecc.). Dopo un'analisi approfondita (due diligence process) il FEI procederà alla selezione degli intermediari finanziari che potranno erogare i nuovi finanziamenti alle PMI europee di tutti i settori.
Per maggiori informazioni http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-851_it.htm
Per ulteriori informazioni:
ALPS - Enterprise Europe Network
Via Cavour 17 ,10123 Torino
tel. 848 800 348/229
alps-een@pie.camcom.it
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